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Dermatite atopica e probiotici una nuova frontiera

Ci sono differenze tra i probiotici che rendono alcuni più indicati nel trattamento della Dermatite Atopica

Il grande utilizzo che negli ultimi anni, viene fatto dei probiotici all’interno di diversi protocolli terapici richiede una particolare attenzione sulla natura dei questi efficaci principi attivi. La definizione che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha coniato per loro, recita: “microrganismi vivi che, se somministrati in quantità adeguata, conferiscono un beneficio alla salute dell’ospite”. In dermatologia, l’uso dei probiotici nel trattamento di diverse patologie, è ormai una consuetudine. La loro efficacia è legata e viene spiegata con il ruolo svolto dalla mucosa intestinale che, come è noto, agisce da barriera difensiva contro gli antigeni e i batteri patogeni, e quello meno conosciuto che svolge la flora intestinale nello sviluppo e nel mantenimento del sistema immunitario. L’intestino tenue umano e quello crasso ospitano infatti una vasta gamma di comunità microbiche (il cui insieme viene comunemente chiamato microbiota intestinale, da non confondere con il microbioma che invece rappresenta l’insieme del patrimonio genetico posseduto dal microbiota). I microbi colonizzano l’intestino neonatale a partire dalla nascita e si evolvono nel microbiota osservato negli adulti. Oggi si pensa che fino a 100 trilioni di microbi risiedono nel colon. Nei soggetti allergici, studi clinici confermano che ci sono meno enterococchi e bifidobatteri e più clostridi e Staphylococcus aureus. A influire sul microbiota intestinale è se il bambino è nato con parto naturale o con taglio cesareo. Nel primo caso, il bambino presenta un numero abbondante di batteri “benefici”, come le specie Bifidobacterium e Bacteroides, che risultano generalmente ridotti nei pazienti con Dermatite Atopica. I bambini nati con taglio cesareo, invece, hanno specie predominanti di Streptococcus e Staphylococcus, abbondanti nei pazienti con DA. La corelazione tra quest’ultima patologia e il microbiota non finisce qui. La colonizzazione batterica dell’intestino nei primi anni di vita (in particolare, i primi 3 anni) gioca infatti un ruolo importante anche sullo sviluppo del sistema immunitario dell’ospite e, come risaputo, un sistema immunitario compromesso può essere ritenuto un fattore patogenetico della DA. Di più: la conta dei Bifidobatteri nei pazienti che ne sono affetti è significativamente inferiore a quella degli individui sani. Ciò spiega perché affiancare a una terapia farmacologica l’utilizzo di probiotici può rivelarsi importante per una terapia vincente. Decenni di studi clinici hanno fornito le basi per l’individuazione e lo sviluppo di una vasta gamma di probiotici (sia a ceppo singolo che a miscele multi-ceppo), e abbinare il ceppo o la miscela probiotica appropriata alle esigenze del singolo individuo può risultare ancora molto difficile. Per fare un esempio pratico, è utile prescrivere nel caso di una Dermatite Atopica lo stesso probiotico che si assume durante una terapia antibiotica? La domanda non è retorica perché bisogna tener conto che che numerosi studi che hanno analizzato l’uso dei probiotici nella DA, dimostrano che non tutti hanno la stessa capacità di influenzare la composizione del microbiota intestinale e di esercitare quindi positivi effetti di regolazione del sistema immunitario. La migliore comprensione della patogenesi della Dermatite Atopica (DA) ha permesso la ricerca di nuove strategie terapeutiche per questa patologia. Tra le nuove opzioni terapeutiche, sono proprio i probiotici quelli che hanno suscitato un crescente interesse.Un recente studio scientifico ha dimostrato che la somministrazione di Lactobacillus salivarius LS01 in bambini con DA ha portato a significativa riduzione dell’intensità del prurito e miglioramento delle manifestazioni cliniche, con beneficio anche dopo la sospensione della terapia. In uno studio clinico successivo, la somministrazione di Lactobacillus plantarum in bambini con DA ha indotto un miglioramento significativo delle manifestazioni cliniche e una regolazione del sistema immunitario. Molti altri studi hanno poi dimostrato che questi specifici probiotici possono migliorare il quadro della DA attraverso una modulazione della composizione del microbiota intestinale e del sistema immunitario. Importante quindi ricordare che non tutti i probiotici funzionano allo stesso modo ed è fondamentale quindi scegliere quelli che hanno un’efficacia scientificamente dimostrata sui sintomi della Dermatite Atopica, come il Lactobacillus salivarius LS01 ed il Lactobacillus plantarum LP01, la cui somministrazione combinata in bambini con DA ha portato a risultati clinici preliminari molto soddisfacenti, sia in termini di manifestazioni cutanee che di controllo del prurito.

BIBLIOGRAFIA
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Tag:, , , , Last modified: Marzo 5, 2024
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