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Appropriatezza prescrittiva diagnostica in pediatria specialistica secondo la SIPPS

Durante il XXXV Congresso Nazionale della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) tenutosi a Bologna a novembre si è svolto un consensus “sull’appropriatezza prescrittiva diagnostica in pediatria specialistica”, coordinato dalla prof.ssa Susanna Esposito, Prof. Ord. di Pediatria dell’Univ. di Parma, Dir. della Clinica Pediatrica dell’Az. Ospedaliero-Universitaria e Presidentessa della SIPPS-sezione Emilia-Romagna. Secondo Esposito: “Il concetto di appropriatezza ha sempre avuto un ruolo fondamentale nel nostro SSN e con il Covid la situazione relativa al tempo richiesto dai pazienti per approfondire eventuali dubbi diagnostici all’interno delle strutture ospedaliere, dunque a seguito dell’invio da parte dei pediatri di famiglia e di chi lavora sul territorio, è diventato molto problematico, soprattutto per determinate sotto specialità pediatriche. Per questo, sotto il mio coordinamento, insieme a più di 100 tra pediatri e altri specialisti che si occupano della salute dei bambini, tra cui chirurghi, ginecologi e psicologi, abbiamo sviluppato un documento che serve ai pediatri stessi per ridurre le liste d’attesa garantendo un accesso equo alle cure. Inoltre, abbiamo rivisto le indicazioni validate dalla letteratura sulla necessità di un approfondimento diagnostico, sull’invio in ospedale e sul numero di visite di controllo per persone e pazienti pediatrici che presentano determinati sintomi. L’obiettivo è di fare in modo che si identifichino criteri condivisi per le 10 patologie più comuni per singola sotto specialità, con la finalità di tutelare i pazienti, in quanto un esame diagnostico o un ricovero non appropriato non solo possono avere determinati rischi e nessun beneficio, ma possono anche determinare ritardi e cattivo uso delle risorse. Partendo dall’esperienza dei professionisti che si occupano di bambini all’interno dell’Emilia-Romagna, abbiamo puntato sulla comunicazione e condivisione tra ospedale e territorio, proponendo un metodo che potrà essere trasferito in qualsiasi altra realtà d’Italia, perché basato su esami raccomandati a fronte di determinati sintomi. Ci sono le indicazioni su quando ricorrere all’ospedale e per quale urgenza debba avvenire, indichiamo la frequenza delle visite di follow up e sottolineiamo le principali esigenze formative, in particolare a quelle tematiche che spesso vengono trascurate anche nei convegni”.

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Last modified: Dicembre 7, 2023
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