Il Lichen nitidus è una reazione infiammatoria dalle origini sconosciute che colpisce soprattutto i bambini
Un’eruzione cutanea che si manifesta con la comparsa di numerose e piccole papule, da poche decine a svariate centinaia, color carne o leggermente più chiare, dalla superficie piatta e lucida, che causano prurito e sono recidivanti: così si manifesta il lichen nitidus. Si tratta di una eruzione cronica a eziologia sconosciuta che deve il suo nome, “nitidus”, alla lucentezza delle bollicine che ricoprono la superficie cutanea, non è pericolosa ma esteticamente può essere molto fastidiosa visto che la durata delle papule può a volte durare per mesi (solitamente si risolve in modo spontaneo entro un anno dalla sua comparsa). Chiariamo subito che si tratta di una condizione patologica causata da una reazione infiammatoria anomala di cui, però, si ignorano le origini. Colpisce prevalentemente i bambini in età prescolare (tra i 4 e i 15 anni) e i giovani adulti ma può verificarsi in qualsiasi fascia di età, mentre non esistono differenze tra sesso maschile e femminile. Per anni, la patologia è stata associata al lichen planus, di cui era considerato una variante. Ciò era dovuto al fatto che in alcuni casi il Lichen Nitidus può fare la sua comparsa in concomitanza con il lichen planus che invece è caratterizzato da papule di piccole dimensioni (2-4 mm di diametro), con bordi poligonali, a superficie piana e colore rosso porpora o violaceo che possono confluire formando placche squamose e ruvide. Oggi la tendenza è quella di considerare le due entità cliniche come indipendenti. Ciò che sappiamo è che il lichen nitidus spesso è associato a un aumentato rischio di cancro della pelle. Inoltre, conosciamo molto di più del meccanismo fisiopatologico alla base della sua comparsa. Le papule sono il risultato di una reazione infiammatoria modulata dai globuli bianchi (più specificatamente dai linfociti T citotossici), rivolti contro i cheratinociti epiteliali, ma si ignora del perché si scateni questa reazione. Considerato che a volte si evidenzia una componente di familiarità tra chi ne soffre, si sospetta che la patologia possa essere di tipo ereditario. Entrando più nello specifico della descrizione: l’eruzione cutanea tipica del lichen nitidus è di tipo irregolare. Le papule hanno dimensioni paragonabili a quelle di una capocchia di spillo (1-2 mm), la loro forma è solitamente rotonda o poligonale ed appiattita. Il loro colore è quello naturale della cute anche se raramente possono virare verso il giallo, rosso-marrone o violaceo. Sulla pelle molto chiara possono apparire leggermente più rosee, viceversa su quella più scura possono risultare ipo- o iperpigmentate. Nella maggior parte dei casi sono raggruppate e confluiscono formando delle placche, è invece abbastanza raro che si presentino piccole vescicole, lesioni con depressione centrale (ombelicazione) e squame. Di regola le papule si evidenziano in qualsiasi zona del corpo ma, principalmente l’eruzione si concentra a livello del torace, dell’addome, degli avambracci, del dorso delle mani, dei glutei e del pene e solo più raramente sul palmo delle mani o sulle piante dei piedi. A volte capita, comunque, che le lesioni spariscano da un punto del corpo per poi riapparire in un’altra zona. Inoltre, è comune il fenomeno di Köbner, ossia il fatto che l’eruzione si sviluppi lungo la linea di un graffio o lungo una piega o in parti costantemente sotto pressione, come una piega sull’addome o all’interno del gomito o del polso. Se le lesioni colpiscono le mucose si presentano occasionalmente come piccole papule grigio-bianche. Infine, in qualche caso, possono riscontrarsi alterazioni delle unghie, come pitting ungueale e distorsione lineare longitudinale. Tutti questi sintomi, fanno sì che la diagnosi del lichen nitidus sia piuttosto semplice e venga effettuata tramite esame obiettivo. Importante comunque escludere altre patologie dermatologiche, e valutare la co-presenza di altre affezioni della pelle, e soprattutto prestare attenzione se le papule fanno la loro comparsa insieme a febbre o altri disturbi che possono sottendere qualcosa di più grave. A volte, il lichen nitidus può apparire insieme alla Dermatite atopica; al Morbo di Crohn; all’Artrite reumatoide giovanile; alla Tubercolosi. In caso di dubbi diagnostici, si può ricorrere a un esame istologico che evidenzi alcune caratteristiche distintive tra cui: ai margini laterali della papula una eventuale estensione verso il basso delle creste epidermiche che sembrano abbracciare l’infiltrato infiammatorio (spesso descritto con la similitudine di un artiglio che stringe una palla); in prossimità dell’epidermide, infiltrato di cellule infiammatorie linfo-istiocitiche, associato alla degenerazione idropica delle cellule dello strato basale; l’epidermide sovrastante è appiattita e paracheratosica. Più complesso, invece, stabilire una terapia efficace dato che, come detto, questa forma di lichen solitamente si risolve da sola. Si possono però curare i sintomi anche se non sempre la risposta è quella che ci si auspica, dato che, in alcuni casi, le terapie proposte non sono risultate efficaci. I corticosteroidi riducono l’infiammazione ma gli effetti collaterali possono variare a seconda che il loro uso sia topico od orale. è noto infatti che i corticosteroidi topici possono causare assottigliamento della pelle, riduzione dell’effetto del trattamento e altri problemi cutanei. Utilizzabili anche i retinoidi assunti per la loro azione antinfiammatoria e perché agiscono sull’eruzione cutanea tipica. Anche in questo caso la terapia può essere prescritta per via orale e topica. In età prepubere, in generale, non hanno particolari effetti collaterali immediati ma se la terapia è di lungo termine possono irritare la pelle e andrebbero usati sotto stretto controllo medico. Nel caso di pazienti refrattari ai corticosteroidi o in quelli che presentano lesioni su aree corporee con pelle più sottile (genitali, ascella e viso), può essere indicato il ricorso ad immunomodulatori topici, come il tacrolimus e pimecrolimus. Eventuali effetti collaterali includono bruciore o prurito, o entrambi, nel sito di applicazione del prodotto. Parlando di prurito, l’utilizzo di antistaminici può alleviarlo perché è noto che questi medicinali sono in grado di bloccare l’eccesso di istamina. Infine, a volte, può rendersi necessario il ricorso a fototerapia tramite raggi ultravioletti di tipo A – PUVA – o UVB a bande strette come un adiuvante nella gestione di un lichen nitidus generalizzato.