Written by 11:06 am Dermatologia

Miliaria: l’umidità rimane la causa scatenante

L’ostruzione delle ghiandole sudoripare può dare origine a eruzioni pruriginose sottocutanee

Il problema del cambiamento climatico legato all’inquinamento ambientale che impegna le diplomazie mondiali a trovare una soluzione al progressivo scioglimento dei ghiacciai e delle calotte artiche, porta con sé anche estati sempre più calde e umide ed inverni rigidi un po’ ovunque. Il caldo e l’umidità aumentano la sudorazione nelle persone, ma cosa succede quando le ghiandole sudoripare del nostro organismo sono ostruite? In questi casi è frequente la comparsa di eruzioni pruriginose sottocutanee causate appunto dalla ritenzione delle secrezioni sudorali negli strati dell’epidermide o nel derma (iperidrosi). La comparsa di queste bollicine è chiamata miliaria o più comunemente “sudamina” o più raramente “sudorina”. Di questo disturbo ne esistono 4 tipi a seconda delle lesioni, che possono variare per la profondità dell’ostruzione del dotto sudoriparo. La più diffusa è sicuramene quella chiamata comunemente “miliaria cristallina” e che si verifica nei casi di un’ostruzione duttale negli strati più superficiali dell’epidermide, con ritenzione del sudore a livello subcorneo. La sintomatologia classica è la comparsa di vescicole, simili a gocce chiare, molto fragili dato che si rompono con una lieve pressione. La miliaria rubra, invece, è causata da un’ostruzione duttale nello strato malpighiano dell’epidermide (lo strato dell’epidermide situato appena sotto lo strato granuloso e costituito da cheratinociti che cominciano ad appiattirsi, da melanociti e da terminazioni nervose) con ritenzione di sudore nell’epidermide e nel derma. Si manifesta sottoforma di papule eritematose e pruriginose. Altra manifestazione piuttosto diffusa è quella pustolosa. Simile alla precedente, invece che sottoforma di papule, le bolle appaiono sottoforma di pustole, da cui appunto il nome. Infine, l’ultimo tipo è la miliaria profonda causata dall’ostruzione duttale all’ingresso del dotto nelle papille dermiche a livello della giunzione dermo-epidermica, con ritenzione del sudore nel derma. In questo caso, le papule appaiono più grandi e situate a una profondità maggiore rispetto a quelle della miliaria rubra. Inoltre, le papule hanno la caratteristica di essere spesso dolorose. Uno dei possibili rischi associati a quest’ultima forma (ma anche alla rubra) è l’insorgenza dell’anidrosi che può generare infezioni o complicanze più rilevanti (infezioni batteriche). Chi colpisce la miliaria? Come detto, le condizioni climatiche sono un fattore determinante e quindi risultano maggiormente colpiti i soggetti, specie i bambini, che vivono nelle regioni caldo-umide, soprattutto durante l’estate. Il caldo e l’elevata umidità, infatti, possono scatenare o peggiorare il disturbo, in quanto favoriscono la produzione di sudore. Tuttavia, non è così raro trovare casi di miliaria anche laddove vi è un clima freddo, in quanto l’abitudine a coprirsi molto o utilizzare tessuti che hanno una limitata traspirazione possono essere fattori che ne favoriscono la comparsa o il peggioramento. Idem in quei casi in cui si è soliti indossare indumenti troppo aderenti, come accade ad esempio in alcuni sport, che rendono difficoltosa la traspirazione cutanea. Infine, un altro caso molto frequente è quello dei pazienti allettati in ospedale. Costretti nel letto molte ore con indosso vestiti e coperte, questi soggetti rimangono inclini a manifestare la patologia. Chiaramente, le zone del corpo più colpite da questa problematica, risultano essere quelle più coperte come il collo, le ascelle, la fronte ma anche la parte superiore del tronco e le estremità prossimali degli arti. Per quanto concerne il trattamento della miliaria questo consiste principalmente nell’asciugare e raffreddare la parte di pelle interessata evitando che si creino condizioni che provochino la sudorazione. Oltre a ciò, se si è soggetti inclini a sviluppare le caratteristiche bollicine della miliaria, risulta importante evitare luoghi umidi, stando il più possibile in posti climatizzati con aria condizionata. Per quanto riguarda la terapia, solitamente la sudamina risolve spontaneamente e in età pediatrica il consiglio più efficace è quello di fare spesso il bagnetto al bambino prediligendo detergenti delicati a base di ossido di zinco e applicando localmente emollienti sulle vescicole infiammate. Tuttavia, in alcuni casi, come nella forma rubra, può essere utile l’applicazione per via topica di creme o lozioni a base di corticosteroidi, magari anche composte da aggiunte di mentolo. Nella forma pustolosa, a volte, si suggerisce l’assunzione di antibiotici a uso topico per risolvere l’infezione batterica sovrapposta. Infine, per la forma profonda, recenti pubblicazioni suggeriscono l’utilizzo di isotretinoina, un derivato della vitamina A che ha come effetto la riduzione dell’esecrezione sebacea della pelle con conseguente cambio di composizione della stessa, che permette anche la prevenzione della sua eccessiva cheratinizzazione e quindi la possibile chiusura dei follicoli piliferi.

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Tag:, , , , Last modified: Marzo 14, 2023
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