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Attenti al cromo delle calzature

Quasi tutte le scarpe realizzate in cuoio contengono discrete percentuali di cromo. Questa sostanza viene infatti utilizzata nei processi di tintura del pellame. Per capire quanto, questa sostanza venga utilizzata nell’industria calzaturiera, basti pensare che in uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Contact Dermatitis, condotto da un team di ricercatori dell’Università di Copenaghen, è emerso come su 60 paia di scarpe esaminate (i campioni erano di tutti i tipi: da uomo, da donna, da bambino, stivali, anfibi, sandali, stivali e sneakers) il cromo fosse presente in nove campioni su dieci. E questo indipendentemente da dove le calzature fossero state costruite, con una maggiore concentrazione, anzi, in quelle di alta fascia. Fortunatamente, oggi viene utilizzato in quasi tutti i casi il cromo III, non tossico. A volte però l’ossidazione del cromo III può causare la formazione di cromo VI, che a contatto con la pelle è causa di dermatiti allergiche. È stato stimato che la percentuale di popolazione dell’UE allergica al cromo VI si attesta tra lo 0,2 e lo 0,7%, che corrisponde a circa 1 – 3 milioni di persone. Per questo motivo l’Unione Europea ha disciplinato il contenuto di cromo per le calzature professionali e ha stabilito di riconoscere un marchio di qualità (Ecolabel) a quelle con contenuto di cromo sotto la soglia di sicurezza; ha inoltre imposto un limite di 3mg/kg alla sua quantità nei prodotti in pelle. A conferma di quanto sia stato utile questo intervento, citiamo un ulteriore studio volto a verificare l’esistenza di tracce di cromo esavalente VI in 64 paia di scarpe di pelle di 23 importanti marchi europei. Ebbene 51 paia non avevano alcuna traccia di cromo VI, 13 paia avevano quantità entro la soglia legale di 3mg/kg, nessun paio di scarpe oltrepassava il limite legale.

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Tag:, , Last modified: Marzo 20, 2023
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