Intervista alla Prof.ssa Maya El Hachen
A novembre si è svolta la diciassettesima edizione di uno dei congressi più interessanti di dermatologia pediatrica
Dall’11 al 12 Novembre scorso presso il Crowne Plaza St. Peter’s di Roma, si è svolta la diciassettesima edizione della giornata dedicata alle Malattie Rare in Dermatologia Pediatrica. Un Congresso che, come ci spiega il Presidente della manifestazione, la dottoressa Maya El Achem, Responsabile di Struttura
Complessa dell’Unità di Dermatologia, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, IRCCS, Roma: “ha conservato inalterato l’entusiasmo mostrato fin dalle prime edizioni”. Dottoressa Elchem, 17 anni per una proposta formativa quale può essere un congresso sono molti, a cosa attribuisce questa longevità? Sicuramente i motivi alla base di un simile riscontro sono molteplici, ma credo che i fattori determinanti siano stati principalmente due. Il primo è che il nostro gruppo si è sempre più consolidato riuscendo a mantenere la cadenza annuale. Cosa non semplicissima visti anche gli anni complessi che abbiamo passato. Il secondo è che siamo riusciti ogni volta a proporre un programma capace di suscitare l’attenzione e l’interesse dei partecipanti. Anche quest’anno l’offerta si è confermata ricca e varia, includendo aggiornamenti su diverse patologie genetiche e prevedendo il coinvolgimento di specialisti di varie discipline per sottolineare l’importanza della multidisciplinarietà, specie quando si affrontano malattie complesse ed difficili da diagnosticare durante la propria esperienza lavorativa quali, appunto, quelle su cui ci focalizziamo durante i lavori congressuali. Quest’anno ci sono state anche delle novità importanti a livello di panel di ospiti e di argomenti trattati, vuole illustrarcele? È proprio a questo tipo di novità che mi riferisco quando parlo di programmi pensati per interessare e soprattutto dare informazioni pratiche e occasioni di approfondimento ai medici che prendono parte al congresso. Questa volta a esempio, abbiamo pensato di coinvolgere la prof.ssa Christine Bodemer, Coordinatrice di ERN-Skin (European Reference Network for rare skin diseases) tra i patrocinatori dell’evento, che ha presentato una lettura sulle immunodeficienze. Inoltre, abbiamo tenuto una sessione completa congiunta con la Società Italiana per lo Studio delle Anomalie Vascolari (SISAV) che ha affrontato gli aspetti più peculiari di alcuni tumori e malformazioni vascolari rari. Quest’anno c’è stato un momento di particolare importanza dedicato al ricordo di un noto dermatologo venuto a mancare nel corso del 2020 che con lei ideò questo congresso… E’ vero. Mauro Paradisi è sempre nei nostri cuori e l’amicizia e l’affetto che provo per Mauro, con cui ho avviato questo cammino e tante altre collaborazioni, mi hanno spinta a mantenere il suo ricordo vivo anche in questa circostanza. E così alla sua memoria abbiamo dedicato un’intera sessione, la Sessione Mauro Paradisi appunto, concepita per essere uno spazio dedicato ai giovani colleghi. Del resto, uno dei nostri obiettivi principali è sempre stato, fin dall’inizio della nostra collaborazione, quello di stimolare i giovani a interessarsi di questo ampio gruppo di patologie e di trasmettere loro la passione e la dedizione. I malati devono trovare sempre e ovunque una risposta e un’accoglienza adeguate: questo è il messaggio che abbiamo cercato di promuovere in questi anni. Nel corso della sessione in questione abbiamo quindi selezionato alcuni abstracts per una presentazione orale su casistica clinica o su un argomento di ricerca, in malattie rare. I colleghi selezionati sono stati esonerati dall’iscrizione al congresso e due di loro hanno ricevuto un premio per le migliori presentazioni. Grazie per le sue esaustive risposte, vuole aggiungere qualcosa? Sì, non posso trascurare e non essere grata a tutti i relatori che costantemente hanno contribuito con generosità al successo di questo evento nonché a tutti i partecipanti che gli hanno dato priorità. Grazie a tutti e grazie Mauro di essere stato con noi anche quest’anno. Appuntamento al prossimo anno con la diciottesima edizione del congresso, in programma presso la stessa location romana di quest’anno dal 17 al 18 novembre 2023.
Complessa dell’Unità di Dermatologia, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, IRCCS, Roma: “ha conservato inalterato l’entusiasmo mostrato fin dalle prime edizioni”. Dottoressa Elchem, 17 anni per una proposta formativa quale può essere un congresso sono molti, a cosa attribuisce questa longevità? Sicuramente i motivi alla base di un simile riscontro sono molteplici, ma credo che i fattori determinanti siano stati principalmente due. Il primo è che il nostro gruppo si è sempre più consolidato riuscendo a mantenere la cadenza annuale. Cosa non semplicissima visti anche gli anni complessi che abbiamo passato. Il secondo è che siamo riusciti ogni volta a proporre un programma capace di suscitare l’attenzione e l’interesse dei partecipanti. Anche quest’anno l’offerta si è confermata ricca e varia, includendo aggiornamenti su diverse patologie genetiche e prevedendo il coinvolgimento di specialisti di varie discipline per sottolineare l’importanza della multidisciplinarietà, specie quando si affrontano malattie complesse ed difficili da diagnosticare durante la propria esperienza lavorativa quali, appunto, quelle su cui ci focalizziamo durante i lavori congressuali. Quest’anno ci sono state anche delle novità importanti a livello di panel di ospiti e di argomenti trattati, vuole illustrarcele? È proprio a questo tipo di novità che mi riferisco quando parlo di programmi pensati per interessare e soprattutto dare informazioni pratiche e occasioni di approfondimento ai medici che prendono parte al congresso. Questa volta a esempio, abbiamo pensato di coinvolgere la prof.ssa Christine Bodemer, Coordinatrice di ERN-Skin (European Reference Network for rare skin diseases) tra i patrocinatori dell’evento, che ha presentato una lettura sulle immunodeficienze. Inoltre, abbiamo tenuto una sessione completa congiunta con la Società Italiana per lo Studio delle Anomalie Vascolari (SISAV) che ha affrontato gli aspetti più peculiari di alcuni tumori e malformazioni vascolari rari. Quest’anno c’è stato un momento di particolare importanza dedicato al ricordo di un noto dermatologo venuto a mancare nel corso del 2020 che con lei ideò questo congresso… E’ vero. Mauro Paradisi è sempre nei nostri cuori e l’amicizia e l’affetto che provo per Mauro, con cui ho avviato questo cammino e tante altre collaborazioni, mi hanno spinta a mantenere il suo ricordo vivo anche in questa circostanza. E così alla sua memoria abbiamo dedicato un’intera sessione, la Sessione Mauro Paradisi appunto, concepita per essere uno spazio dedicato ai giovani colleghi. Del resto, uno dei nostri obiettivi principali è sempre stato, fin dall’inizio della nostra collaborazione, quello di stimolare i giovani a interessarsi di questo ampio gruppo di patologie e di trasmettere loro la passione e la dedizione. I malati devono trovare sempre e ovunque una risposta e un’accoglienza adeguate: questo è il messaggio che abbiamo cercato di promuovere in questi anni. Nel corso della sessione in questione abbiamo quindi selezionato alcuni abstracts per una presentazione orale su casistica clinica o su un argomento di ricerca, in malattie rare. I colleghi selezionati sono stati esonerati dall’iscrizione al congresso e due di loro hanno ricevuto un premio per le migliori presentazioni. Grazie per le sue esaustive risposte, vuole aggiungere qualcosa? Sì, non posso trascurare e non essere grata a tutti i relatori che costantemente hanno contribuito con generosità al successo di questo evento nonché a tutti i partecipanti che gli hanno dato priorità. Grazie a tutti e grazie Mauro di essere stato con noi anche quest’anno. Appuntamento al prossimo anno con la diciottesima edizione del congresso, in programma presso la stessa location romana di quest’anno dal 17 al 18 novembre 2023.
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Tag:Congressi, dermatologia, pediatria Last modified: Marzo 10, 2023