Written by 10:03 am Malattie rare

Cri du chat: una sindrome rara ma facilmente riconoscibile

La monosomia 5p è una malattia neonatale autosomica, caratterizzata da anomalie congenite multiple, disabilità intellettiva, microcefalia e dismorfismi facciali

Era il 1963 quando il genetista francese Jerome Léjeune, decise di denominare col termine “Cri du chat” (letteralmente pianto del gatto) una sindrome genetica che spesso può essere riconosciuta sin dalla nascita semplicemente ascoltando il vagito del neonato. I suoi primi suoni, infatti appaiono acuti e flebili come un miagolio. Oggi ne sappiamo molto di più. La causa principale risiede nella delezione di una parte del braccio corto del cromosoma 5 (è infatti conosciuta anche con il nome più tecnico di sindrome da delezione 5p) che, a seconda delle indagini pare colpire tra 1/15.000 e 1/50.000 nati vivi. Le manifestazioni cliniche variano da soggetto a soggetto in base al tipo e all’ampiezza della delezione. C’è una regione critica tra le bande 5p15.2 e 5p15.3, la prima associata a microcefalia, deficit intellettivo e alcune caratteristiche facciali, la seconda al caratteristico pianto e al ritardo del linguaggio. I geni candidati per specifici segni clinici sono CTNND2 per un deficit intellettivo grave, SEMA5A associato a disturbi dello spettro autistico, TERT alla variabilità fenotipica. La diagnosi genetica può essere fatta mediante cariotipo o mediante Array-CGH. A livello fisico, in generale i neonati presentano una faccia piuttosto piccola e tonda, occhi apparentemente distanti a causa dell’epicanto che si forma all’angolo interno della palpebra, mandibola piccola e mento sfuggente (microretrognazia), padiglioni auricolari con impianto basso. I nascituri hanno inoltre un peso scarso, presentano ipotonia muscolare e mostrano difficoltà nella suzione. Col tempo il volto si allunga e spesso fa la sua comparsa uno strabismo divergente.Con la crescita mani e piedi restano piccoli, così come il peso e la statura permangono inferiori alla norma. Frequenti anche malformazioni cardiache, renali o intestinali. Fra tutto questo, la voce resta costantemente acuta. Ci sono anche forme con anomalie più rare: malformazioni scheletriche (quali scoliosi, displasia congenita delle anche o piede torto), malformazioni di labbro e/o del palato, ipospadia o criptorchidismo. Il limitato sviluppo cerebrale si accompagna a microcefalia e ritardo dello sviluppo psicomotorio, mentre le alterate vie di comunicazione fra cervelletto e corteccia sono una possibile causa di una ridotta sensibilità dolorifica al calore e il fernomeno dello skin picking lesioni cutanee autoinflitte sulle braccia e sulle mani che è presente nell’85% dei casi e può esordire già nel primo anno di vita. A differenza di altre sindromi genetiche, la Cri du chat non è ereditaria (o almeno lo è in minima parte) dato che nell’’85% dei casi la delezione avviene durante la formazione degli spermatozoi o degli ovociti. Il rimanente 15% dei soggetti che ne sono affetti hanno invece ereditato la delezione dal padre o dalla madre portatore (o portatrice) di una traslocazione bilanciata: un pezzetto del braccio corto è stato perso da un cromosoma numero 5 ma si è trasferito su un altro cromosoma. Il paziente, con traslocazione bilanciata ha un patrimonio genetico completo e di regola non ha alcun sintomo ma corre il rischio di generare un figlio con la delezione completa. Quando si sospetta di essere dinanzi a un presunto caso di sindrome da delezione 5p si esaminano in primis le caratteristische cliniche e poi si cerca conferma nello studio del cariotipo standard dei cromosomi in linfociti del sangue periferico. Il monitoraggio prevede un controllo della crescita e dello sviluppo psicomotorio. È indicato uno screening ecografico delle possibili malformazioni associate, perché, per queste ultime, a volte, può rendersi necessario un intervento chirurgico di correzione, con tempistiche diverse in base alla gravità della malformazione e alla situazione clinica del bambino. Purtroppo, va detto che non esiste una terapia definitiva e il trattamento della delezione 5p è solo di natura sintomatica. Tuttavia, si può migliorare la prognosi dei pazienti attraverso interventi riabilitativi ed educativi precoci e individualizzati. A questo proposito, va ricordato che è importante iniziare il trattamento riabilitativo di fisioterapia e psicomotricità il prima possibile, a cui faranno seguito logoterapia e terapia cognitiva. Per le ricordate difficoltà della suzione, le malocclusioni eil palato ogivale può essere necessario un supporto all’alimentazione, specialmente nel primo anno di vita.

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Tag:, , Last modified: Luglio 26, 2022
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