I medici non sono abituati a considerarsi alla stregua di un prodotto che il paziente sceglie in piena indipendenza. Sarà per questo motivo che sono pochi gli studi di marketing che si concentrano sulle motivazioni che spingono a preferire uno specialista a un altro. è infatti troppo semplice credere che la “bravura” e la “reputazione” siano sempre i driver più importanti e irrinunciabili. Soprattutto quando si tratta della scelta del Pediatra di famiglia o anche quello di Fiducia. In molti si affidano al Pediatra che hanno conosciuto e che ha gestito la dimissione in ospedale dopo il parto, oppure lo scelgono per motivi di vicinanza nell’ambito dell’elenco messo a disposizione dalla ASL di zona. Non indifferente, in quest’ultimo caso, la raccomandazione che può giungere da coppie di amici o conoscenti che raccontano la loro esperienza positiva, ma talvolta, anche negativa. è chiaro come questa situazione sia del tutto fuori dal controllo di colui che, non potendo controbattere eventuali critiche, viene giudicato, approvato o definitivamente bocciato. Un suggerimento può venire anche dai medici di famiglia o dai ginecologi, e questo suggerisce di tenere sempre buoni rapporti con la rete dei colleghi del territorio. Appartiene più a una cultura anglosassone, invece, svolgere ricerche on line sulla reputazione dello specialista o chiedere un incontro per fare conoscenza, e decidere in maniera consapevole dopo aver posto domande che riguardano principalmente temi quali l’allattamento, la rigidità degli orari delle poppate e del sonno, l’opinione del pediatra sugli antibiotici e altri farmaci, oppure il parere sulle vaccinazioni. Le famiglie, specie con il primo figlio, attribuiscono alla scelta del pediatra un’importanza che va ben oltre le normali aspettative. Si è infatti alla ricerca soprattutto della rassicurazione che, ove il bambino dovesse sentirsi realmente male, ci si potrà affidare in piena confidenza e sicurezza a un professionista più che competente, disponibile e soprattutto esperto. C’è infatti da riconoscere che l’ansia che prende il genitore non è direttamente proporzionale all’entità della febbricola o del dolore provocato da una semplice otite, ma può assumere le dimensioni del panico per il non sapere cosa bisogna fare per ridurre il sintomo e migliorare la situazione. Bisogna poi considerare che i giudizi dei genitori nei riguardi del proprio pediatra di fiducia possono variare in rapporto al tempo dedicato alla visita. Ci sono quelli che apprezzano il tempo dedicato all’ascolto e richiedono visite sempre accurate in base alle esigenze del momento del bambino, anche se questo può significare un’attesa più lunga per il proprio turno, mentre altri preferiscono un professionista che va direttamente al punto, non si dilunga e si muove in maniera spedita, rispettando gli orari degli appuntamenti. Se ci si rivolge a un pediatra che opera nel privato, anche il fattore costo della visita agisce in maniera diversa, a seconda che si tratti di regolari visite di controllo o di un consulto necessario per una patologia importante. Le famiglie non si tirano indietro quando ritengono che la malattia necessiti di uno specialista affermato e quindi più costoso, ma tendono a lamentarsi quando si paga tanto e si ricevono solo conferme positive sulla salute del proprio bambino. Come se il tempo speso dal professionista nella valutazione della crescita ponderale e dello sviluppo psicofisico avesse meno valore. Essere etichettati come “abbastanza” o “molto caro”, può avere quindi un duplice effetto: allontanare o attrare pazienti. Sta a ognuno decidere come posizionarsi nell’ambito della propria città. Per finire, ecco una serie di informazioni che i genitori valutano positivamente e che potrebbero convincerli a dare fiducia: si è sempre rintracciabili durante il giorno? A chi ci si potrà rivolgere durante i week end o nelle vacanze? Lo studio utilizza le nuove tecnologie per inviare referti o ricette? Quanto tempo dura di media una visita? Si può chiamare se si ha bisogno di un semplice consiglio? Se fosse necessario si è reperibili in un altro ambulatorio facilmente raggiungibile? In conclusione tutto l’articolo potrebbe essere condensato in questo pensiero: spesso i genitori non stanno cercando un buon pediatra, ma un pediatra che per tanti aspetti sia buono per loro.
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