Con il lockdown più cyberbullismo

Written by soltanlibadriyya• Marzo 5, 2021• 9:28 am• Pillole
L’utilizzo massiccio del web e delle piattaforme social durante il lockdown ha esposto i giovani a un maggiore rischio di assistere a episodi di cyberbullismo o di esserne vittime? Purtroppo sembrebbe di si. Alcune ricerche condotte durante il lockdown confermano l’aumento di episodi di cyberbullismo. Secondo l’indagine ‘Giovani e Quarantena’, promossa dall’Associazione nazionale dipendenze tecnologiche e cyberbullismo, che ha intervistato 9.145 ragazzi tra gli 11 e i 21 anni, il 6% dei minorenni tra i 9 e i 17 anni sono stati vittime di bullismo in rete, mentre il 19% ha assistito ad almeno un episodio di violenza verbale. Cosa spinge alcuni giovani ad agire in modo da far soffrire i propri coetanei? L’incapacità a vivere empaticamente il dolore degli altri, a comprendere la sofferenza inflitta, impedirebbe di avvertire il male come tale, che invece viene percepito come potere sull’altro e quindi fonte di compiacimento. La mancanza di empatia per chi non ha la capacità di immaginare ciò che è male per gli altri porta alla messa in atto delle azioni peggiori.
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