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La vitiligine non guarda all’età dei pazienti

Del Dott. Claudio Comacchi, Dermatologo

La vitiligine non è solo una patologia degli adulti perché la popolazione dei bambini che ne risulta affetta, seppur molto ridotta, può essere valutabile tra lo 0,15 e lo 0,30% del totale. La presentazione clinica nei bambini è però sostanzialmente sovrapponibile a quella dell’adulto, con lesioni bianco-latte ben circoscritte, asintomatiche, a bordi caratteristicamente festonati. La malattia si manifesta difficilmente prima del secondo anno di vita, anche se sono stati descritti casi neonatali, e sembra colpire più le femmine che i maschi, rappresentando a secondo dei vari lavori il 57-69% di tutti i pazienti.

Varietà cliniche
Le forme più frequenti di vitiligine nei bambini sono rappresentate da quadri clinici non segmentari e da una varietà segmentaria. Varietà rarissime di vitiligine in età pediatrica sono la vitiligine chimica e la vitiligine che compare dopo la sospensione di alcuni farmaci come la clorochina e la clofazimina.

Vitiligine non segmentaria
La vitiligine non segmentaria tende all’estensione per tutto l’arco della vita ed è caratterizzata solitamente da lesioni limitate con lenta espansione. La sede di esordio è spesso rappresentata dagli angoli della bocca, palpebre, mucosa anale e genitale e dalle zone sottoposte a microtraumatismo come le prominenze ossee dei gomiti, le creste tibiali e il dorso delle dita di mani e piedi. Il segno di Koebner, ovvero lo sviluppo di lesioni acromiche dopo traumi minori, che si ritiene associato alla fase attiva della malattia, è soprattutto evidente nei bambini specie nei mesi estivi, per quei piccoli traumi che si provocano giocando spesso nelle sedi dove la pelle non è protetta dagli abiti. La familiarità per la vitiligine non segmentaria è stata riportata in circa il 15% dei casi. Si distinguono le seguenti forme cliniche:
1. Vitiligine bilaterale e simmetrica che interessa circa il 35-40% dei casi della popolazione pediatrica
2. Vitiligine acrofacciale che compare nel 20-30% dei casi pediatricidss
3. Vitiligine focale presente nel 25-30% dei casi pediatrici.

Vitiligine segmentaria
è caratterizzata da lesioni asimmetriche e localizzate all’interno di un dermatomero (porzione di superficie cutanea innervata da una singola radice sensitiva di un nervo spinale). Queste lesioni progrediscono rapidamente e nello spazio di 1-2 anni si estendono a un solo dermatomero in circa il 90% dei casi e a più dermatomeri, in genere 2, nei rimanenti. La sede più colpita è quella del trigemino, seguita da quelle del tronco, del collo e degli arti. La vitiligine segmentaria dei bambini, come anche la forma equivalente dell’adulto, raramente si associa a disturbi autoimmuni, a traumi di tipo psichico e fisico. La familiarità per la vitiligine segmentaria è stata riportata in circa il 10-15%.

Associazioni
La vitiligine nei bambini, nelle sue varie forme, risulta più raramente associata a disordini autoimmuni, in particolare quelli della tiroide, comunque è consigliabile eseguire sempre gli esami ematochimici per valutare la presenza delle varie malattie autoimmuni. Per quanto riguarda l’associazione fra vitiligine in età pediatrica e altre patologie cutanee ricordiamo soprattutto la dermatite atopica, l’alopecia areata e la psoriasi. La vitiligine nei bambini può essere preceduta in circa il 25% dei casi dalla comparsa del nevo di Sutton.

Diagnosi differenziale
1. Nevo depigmentoso
2. Nevo acromico (talora può essere difficile differenziarlo da una forma di vitiligine segmentaria  o da una vitiligine focale ad esordio precoce)
3. Nevo anemico
4. Piebaldismo
5. Forma acromica della tinea versicolor
6. Sclerosi tuberosa
7. Pitiriasi alba
8. Ipo/acromie post-infiammatorie
9. Morfea
10. Lichen scleroatrofico
11. Lesioni acromiche della lebbra (rarissima nei nostri climi)
12. Lesioni ipocromiche della fase tardiva della pinta (rarissima nei nostri climi)

Psiche e vitiligine
La vitiligine nei bambini pur avendo una prognosi migliore di quella dell’adulto, può avere lo stesso un impatto importante sulla qualità di vita del soggetto che viene colpito e sui membri della sua famiglia, pertanto è sempre consigliabile una consulenza psicosomatica.

Prognosi
La vitiligine nei bambini ha prognosi migliore di quella dell’adulto. La forma segmentaria è quella che ha una prognosi migliore nei bambini. Fattori negativi per la prognosi sono rappresentati dalla presenza di familiarità per la vitiligine, dall’associazione con malattie autoimmuni, da una lunga durata delle lesioni, dalla presenza del segno di Koebner e dal coinvolgimento delle mucose.

Terapia
Come nell’adulto, anche nei bambini è importante inquadrare il tipo di vitiligine e le possibili associazioni, l’impatto psicologico che la malattia può avere e soprattutto capire la fase in cui si trova la malattia (fase di attività o di stabilità o di ripigmentazione). Solo dopo attenta osservazione clinica è possibile impostare un adeguato protocollo terapeutico (terapia controfasica).

Bibliografia
1. Gelmetti C, Restano L. La vitiligine in età pediatrica. In “La Vitiligine nuovi concetti e nuove terapie”, Ed. TM Lotti. UTET Periodici Scientifici 2000: 52-57.
2. Menchini G. Comacchi C. Proposal for clinical Index on vitiligo disease activity. Journal of Plastic Dermatology 2008 vol 4(1):123-4.
3. Comacchi C, Menchini G. La valutazione con il Vitiligo Activation Index. Hi.tech dermo 3/2011: 33-39.
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Tag:, , , , , , Last modified: Luglio 7, 2020
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