della dott.ssa
Allegra Perfetti
specialista in
Odontoiatra
Roma
Non è raro che un bambino possa presentare delle carie. Le cause possono essere diverse: scarsa confidenza con lo spazzolino da denti, incapacità di utilizzo del filo interdentale, eccessivo consumi di dolciumi e bevande zuccherate, semplice predisposizione e non ultimo scarsa attenzione da parte dei genitori che tendono a sottovalutare le problematiche dentarie del bambino con la consapevolezza che prima o poi i denti da latte cadranno. Anche se quest’ultima affermazione è sicuramente vera (tranne rari casi), non di meno le carie del bambino possono dare dolore quanto quelle di un adulto. Inoltre bisogna tener presente che il processo di cariatura del dente procede più velocemente che nei soggetti adulti e quindi il dolore può presentarsi improvvisamente ed essere più concentrato in quanto si sviluppa in modo più rapido. A parlarcene e a spiegarci il perché di queste peculiarità, ancora una volta la dottoressa Allegra Perfetti, specialista in odontoiatria.
La carie dentale è una patologia ad eziologia multifattoriale che interessa i tessuti duri del dente e che porta alla distruzione degli stessi. Nei denti da latte, così come in quelli permanenti, i principali fattori che la determinano sono: la placca batterica, una alimentazione ricca di zuccheri e le ridotte difese dell’ospite. Ci sono però delle differenze notevoli. A differenza dei denti permanenti, in quelli da latte, la progressione della carie è molto più rapida perché hanno una camera pulpare più ampia e quindi la parte dura ha uno spessore ridotto. Inoltre lo smalto dei denti appena erotti è meno mineralizzato e quindi più sensibile all’ attacco degli acidi. Le cattive abitudini rappresentano, nei bambini, il principale fattore di rischio per l’insorgenza della patologia cariosa. L’assunzione di sostanze zuccherine tramite il biberon specie durante la notte, il ciuccio intriso di miele per favorire il sonno e l’assunzione di merendine e cibi gommosi aumentano sensibilmente il rischio di carie e forniscono alla placca batterica carboidrati facili da metabolizzare per un tempo prolungato.
Inoltre durante la notte il flusso salivare è ridotto e gli atti di deglutizione sono minori: fattori questi che favoriscono la proliferazione dei germi della carie. Diversi studi hanno ormai dimostrato una stretta correlazione tra la precoce colonizzazione del cavo orale da parte dello Streptoccus Mutans ( microrganismo coinvolto nel processo carioso) e il più alto rischio di carie nei bambini. Questo viene spesso trasmesso ai più piccoli attraverso l’insana abitudine dei genitori di mettere in bocca ciucci o biberon poi destinati ai più piccoli con l’intento di “pulirli” o per controllare la temperatura di cibi e bevande. Un altro fattore, sempre più in crescita negli ultimi anni, è la carie dovuta all’allattamento prolungato al seno, oltre un anno di età, quando sono già erotti i primi dentini da latte. Si tratta di un comportamente che sebbene abbia notevoli vantaggi rispetto ad altri aspetti, può invece aumentare il rischio di carie nei bambini predisposti. Ma esiste un modo per prevenire le carie nei bambini? Come per quelli permanenti è importante la cura quotidiana dei denti da latte. è sbagliatissima, infatti, l’idea di trascurare la prima dentatura pensando “tanto dovranno cadere”.
La perdita prematura di un dentino da latte, per esempio per una carie non curata, potrebbe determinare problemi di spazio in arcata (i denti vicini infatti tendono a spostarsi verso lo spazio rimasto vuoto e sarà quindi necessario mettere un mantenitore di spazio), problemi di fonazione (se a cadere prematuramente sono ad esempio gli incisivi) e mancata guida eruttiva per i denti permanenti corrispondenti. Solo attraverso la prevenzione è possibile ridurre il rischio di carie. è perciò fondamentale che i genitori vengano istruiti sui potenziali rischi di un uso scorretto di ciuccio e biberon, come è importante che essi siano informati su quale alimentazione si possa ritenere più sana, povera di sostanze zuccherate e cibi gommosi. Risulta necessario anche che vengano eseguite adeguate manovre di igiene orale non appena erompono i primi dentini. Ad ulteriore supporto ci sono trattamenti non invasivi come la sigillatura dei solchi e la fluoro profilassi che aiutano a prevenire la carie.