Tra i giovani a spopolare ci sono anche i tatuaggi, ma spesso sono temporanei

Written by soltanlibadriyya• Marzo 20, 2023• 11:21 am• Pillole
Nel recente passato l’Istituto superiore di Sanità ha pubblicato un’indagine secondo la quale è tatuato il 12,8% della popolazione italiana (quasi 7 milioni di persone). La tecnica utilizzata per eseguire un tatuaggio è, in genere, quella “ad ago”, che consiste nell’introduzione di un inchiostro nella pelle attraverso l’utilizzo di una macchinetta elettrica a cui sono fissati degli aghi. Il movimento della macchinetta permette l’entrata degli aghi nella pelle, che a loro volta depositano l’inchiostro. A seconda della miscela utilizzata il tatuaggio può essere permanente o temporaneo. Nella magior parte dei casi i più piccoli si tatuano con l’hennè, un inchiostro temporaneo che dopo alcuni lavaggi sparisce. Come per i piercing anche i tatuaggi vanno eseguiti da personale qualificato con l’utilizzo di materiale sterile, inchiostri autorizzati, guanti e aghi monouso. Un aspetto molto importante è rappresentato dalle possibili complicanze infettive, di tipo batterico o virale (epatite B ed epatite C, tetano, HIV), che possono a loro volta avere effetti generali o locali. Questi ultimi sono rappresentati da infezioni causate da stafilococco. Il rischio di infezione è presente soprattutto durante la fase di guarigione (circa 1-3 settimane), periodo durante il quale va fatta attenzione alla cura e all’igiene della zona tatuata. Tra gli effetti collaterali, anche reazioni di ipersensibilità. Diverso il discorso se a tatuarsi è la mamma. Le molecole di inchiostro utilizzate sono troppo grandi per passare nel latte materno e i rischi sono rappresentati dalle infezioni che possono trasmettersi al bambino. Un altro rischio è rappresentato dall’esposizione a possibili sostanze presenti in alcuni inchiostri, ad esempio i metalli pesanti. Appare prudente attendere fino a quando il bambino non sarà più grande (9-12 mesi) o almeno fino al momento in cui verrà iniziato il divezzamento per tatuarsi. È altresì consigliabile chiedere informazioni sul contenuto e la qualità dell’inchiostro utilizzato. Occorre ricordare che, dopo aver effettuato un tatuaggio non è possibile donare il proprio latte alle Banche del Latte Umano Donato per i 6 mesi seguenti. La rimozione laser durante l’allattamento è invece sicura.
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