Bronchioliti, cambiano le linee guida per i pediatri

Written by soltanlibadriyya• Marzo 20, 2023• 9:18 am• Pillole
Realizzate con l’egida della Società italiana di Pediatria (Sip), della Società di neonatologia (Sin) della Società per le malattie respiratorie infantili (Simri) e di altre 13 Società scientifiche pediatriche, sono state appena pubblicate sull’Italian Journal of Pediatrics (https://rdcu.be/c5nte) le nuove linee guida per contrastare il virus respiratorio sinciziale (Vrs), responsabile di più del 60% delle infezioni nei bambini nel primo anno di vita. Le linee, che aggiornano quelle del 2014, alla luce delle ultime evidenze scientifiche, puntano all’uniformità e alla standardizzazione dei trattamenti e alla corretta informazione ai genitori. Nella pubblicazione scientifica si ribadisce che «si utilizzano spesso farmaci per i quali non vi sono evidenze e che questi possono anche causare effetti collaterali», spiega Eugenio Baraldi, direttore del dipartimento di Salute della donna e del bambino dell’Azienda-ospedale Università di Padova. «Farmaci come il cortisone, gli antibiotici, i broncodilatatori non dovrebbero essere usati, mentre questo ancora accade spesso. Le Linee guida enfatizzano l’importanza di dare informazioni ai genitori dei bambini piccoli per prevenire l’infezione – ribadisce – perché nella bronchiolite uno degli aspetti fondamentali è quello della prevenzione, dal momento che, oltre all’ossigeno, non vi sono né antivirali né vaccini disponibili». Dal punto di vista della prevenzione farmacologica esiste un anticorpo monoclonale per il Vrs già a disposizione (Palivizumab), che si usa da tanti anni per proteggere i lattanti nati prematuri. Una novità che si sta affacciando sul mercato è un nuovo anticorpo monoclonale che potrebbe essere dato a tutti i lattanti per una profilassi universale, contenendo in questo modo le epidemie stagionali da Vrs e il numero di ricoveri. Diversi vaccini sono poi in fase di studio, anche se ancora piuttosto distanti dall’arrivare all’applicazione clinica. Dal canto loro i genitori possono fare qualcosa. I consigli sono di non baciare i piccoli se si è raffreddati ma indossare la mascherina; lavare le mani prima di toccare il bambino; tenerlo lontano da chiunque abbia il raffreddore; non fumare in casa (aumenta il rischio d’infezione); nel caso di prematuri, malattie cardiache o polmonari chiedere al pediatra se vi sono le indicazioni all’utilizzo degli anticorpi monoclonali per la prevenzione delle infezioni da Vrs.
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