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L’otite del nuotatore

Conosciuta anche come otite da piscina o del nuotatore perché si manifesta soprattutto durante il periodo estivo, l’otite esterna, infiammazione acuta della pelle del condotto uditivo esterno, è una patologia che colpisce l’1% della popolazione, con circa 600mila casi in un anno. Può colpire chiunque, ma di solito è più frequente tra chi frequenta le piscine e i bambini tra i 7 e i 12 anni d’età. Ma come si manifesta? Il dottor Carmelo Zappone, presidente dell’Associazione Italiana Otorinolaringoiatri Libero Professionisti (AIOLP) spiega che “tra i sintomi iniziali c’è una forma di prurito. Successivamente, se si aggrava, può presentarsi una dolenzia oppure dolori alla masticazione. Nelle forme più importanti, infine, può manifestarsi un gonfiore della parte, febbre, una sensazione di fischio all’orecchio o anche la mancanza di udito dall’orecchio interessato”. Oltre alla proliferazione dei microbi, tipica dell’estate, un altro fattore favorente è l’ingresso e il ristagno di acqua nelle orecchie, per cui un nuotatore più facilmente può sviluppare la patologia. Un’altra condizione predisponente potrebbe essere ancora un ristagno di cerume nel condotto uditivo esterno che, intrappolando l’umidità, favorisce il processo infiammatorio”. Nei bambini, il cui cerume ha consistenza molto morbida e svolge azione protettiva nei confronti della pelle del condotto uditivo esterno, un eccesso di pulizia e la rimozione di questo film protettivo può favorire l’insorgenza della patologia.

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Tag:, Last modified: Novembre 18, 2021
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