Written by 9:57 am Pillole

Durante la pandemia sono diminuite le cure psichiatriche

Contrariamente a quello che ci sarebbe potuto attendere per i disagi psicologici legati al lockdown, la Società Italiana di Psicologia (SIP) informa che l’emergenza Covid ha determinato una riduzione delle cure per la salute mentale degli italiani. Le visite psichiatriche programmate, sia a domicilio sia nello studio, sono state garantite solo per alcuni casi, sostituite da incontri a distanza. Anche tutte le altre attività hanno avuto una diminuzione: i consulti psichiatrici ospedalieri (-30%), le psicoterapie individuali (-60%), le psicoterapie di gruppo e gli interventi psicosociali (-90/95%), il monitoraggio di casi in strutture residenziali (-40%) e le visite ad autori di reato affetti da disturbi mentali affidati dai tribunali ai Centri di salute mentale (-45%). Sono aumentate invece le richieste di aiuto da parte dei giovani e giovanissimi, molto spesso vittime di autolesionismo. Predomina il senso di incertezza per il futuro. Spiega il Presidente SIP Massimo Di Giannantonio: “Il numero dei reparti di psichiatria degli ospedali è sceso del 12%, soprattutto a causa della conversione in unità per pazienti positivi al Covid, e i posti letto disponibili sono diminuiti del 30%. Si è registrata anche una riduzione dei ricoveri (-87%), mentre la maggioranza dei reparti ha continuato a eseguire consulti psichiatrici al pronto soccorso e, in misura minore, nelle unità mediche e chirurgiche o, in un caso su cinque, nelle unità Covid. Disturbi dell’umore, psicosi, disturbi d’ansia e tentativi di suicidio sono i problemi più frequenti tra i pazienti, ma il 21,4% dei centri segnala anche un preoccupante aumento dell’aggressività e della violenza, con episodi gravi nell’8,6% dei casi”.

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Tag:, , , Last modified: Novembre 18, 2021
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